Ai suoi piedi ci sono vari frammenti classici, tra cui il piede d'una statua: Mantegna era infatti appassionato di reperti antichi, che collezionava e inseriva spesso nelle sue opere. Line: 315 Alla sua morte, nel 1832, il dipinto giunse in eredità al fratello e al nipote di Antonio Scarpa a Motta di Livenza (Treviso), dove fu conservato fino al 1893, quando è acquistato dal barone Giorgio Franchetti per il suo palazzo veneziano, la Ca' d'Oro, che poi lasciò al comune di Venezia nel 1916[2]. San Sebastiano è un dipinto, tempera su tela (213x95 cm), di Andrea Mantegna, databile al 1506 circa e conservata nella Galleria Franchetti presso la Ca' d'Oro a Venezia e proveniente dalla Pinacoteca Scarpa di Motta di Livenza (Treviso). Le numerose frecce attraversano il corpo del martire con traiettorie discordanti e in diverse zone, passando spesso sottopelle e riuscendo fuori, secondo uno schema teso ad amplificare la sensazione di dolore e la compassione nell'osservatore. Madonna col Bambino e i santi Girolamo e Ludovico, Martirio e trasporto del corpo decapitato di san Cristoforo, Madonna col Bambino e un coro di cherubini, Sacra Famiglia con i santi Elisabetta e Giovanni Battista, Sacra Famiglia con sant'Anna e san Giovannino, Madonna col Bambino tra i santi Giovanni Battista e Maria Maddalena, Sacra Famiglia con Gesù come Imperator mundi, Giuditta e l'ancella con la testa di Oloferne, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=San_Sebastiano_(Mantegna_Venezia)&oldid=111378585, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. [ 4 ] Il dipinto è identificabile tra le opere rimaste nella bottega di Mantegna alla sua morte nel 1506. Alla sua morte, nel 1832, il dipinto giunse in eredità al fratello e al nipote di Antonio Scarpa a Motta di Livenza (Treviso), dove fu conservato fino al 1893, quando è acquistato dal barone Giorgio Franchetti per il suo palazzo veneziano, la Ca' d'Oro, che poi lasciò al comune di Venezia nel 1916[2]. San Sebastiano è un dipinto, tempera su tela (213x95 cm), di Andrea Mantegna, databile al 1506 circa e conservata nella Galleria Franchetti presso la Ca' d'Oro a Venezia e proveniente dalla Pinacoteca Scarpa di Motta di Livenza (Treviso). San Sebastiano è un dipinto, tempera su tela (257x142 cm), di Andrea Mantegna, databile al 1481 circa e conservata nel Museo del Louvre a Parigi. Madonna col Bambino e i santi Girolamo e Ludovico, Martirio e trasporto del corpo decapitato di san Cristoforo, Madonna col Bambino e un coro di cherubini, Sacra Famiglia con i santi Elisabetta e Giovanni Battista, Sacra Famiglia con sant'Anna e san Giovannino, Madonna col Bambino tra i santi Giovanni Battista e Maria Maddalena, Sacra Famiglia con Gesù come Imperator mundi, Giuditta e l'ancella con la testa di Oloferne, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=San_Sebastiano_(Mantegna_Parigi)&oldid=112413324, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Il suo corpo legato (è sparita anche la colonna) domina l'intera rappresentazione, con il volto in ombra piegato in una smorfia sofferente.
Vari dettagli danno infatti un senso di movimento alla scena: i capelli del giovane, la posizione inclinata e il drappeggio del perizoma, che sfocia in due drappi svolazzanti alle estremità. Alcuni critici hanno messo l'opera in relazione a una fase anteriore, vicina ai Trionfi di Cesare o ancora più antica, con la cornice marmorea che richiama addirittura il periodo padovano. Function: _error_handler, File: /home/ah0ejbmyowku/public_html/application/views/page/index.php L'autore si era già confrontato con questo tema in almeno altre due opere: una giovanile, oggi al Kunsthistorisches Museum di Vienna, e una della maturità, oggi al Louvre. Function: require_once, Message: Undefined variable: user_membership, File: /home/ah0ejbmyowku/public_html/application/views/user/popup_modal.php La tela sarebbe così giunta in Francia tramite la dote della principessa mantovana e si sa che prima di giungere al Louvre si trovava nella Sainte-Chapelle di Aigueperse, fondata dal padre di Gilbert in Alvernia, appunto. Vari dettagli danno infatti un senso di movimento alla scena: i capelli del giovane, la posizione inclinata e il drappeggio del perizoma, che sfocia in due drappi svolazzanti alle estremità. Nel 1460 è invitato da Ludovico Gonzaga a Mantova dove si dedica alla decorazione della Camera degli sposi nel Palazzo Ducale, terminata nel 1474. Lo sfondo è occupato da un lontano paesaggio montuoso, con un capriccio di architetture, antiche e moderne, che, in ossequio alla forma della tela, si svolge in maniera più che altro verticale, sullo sfondo di un cielo sereno attraversato da gonfie nuvole. Il suo corpo legato (è sparita anche la colonna) domina l'intera rappresentazione, con il volto in ombra piegato in una smorfia sofferente. Il dipinto raffigura il santo trafitto dalle frecce del martirio e legato alla colonna di un'imponente costruzione architettonica all'antica, ormai diroccata e in rovina. La figura del martire appare come scossa da un brivido che lo fa prorompere nello spazio della "finestra" e fa sembrare imminente lo scoppio in urlo. Un'altra versione più tarda ed espressiva si trova alla Galleria Franchetti nella Ca' d'Oro di Venezia. Presso gli eredi del cardinal Bembo, nel 1810, venne acquistato dall'anatomico e chirurgo professor Antonio Scarpa per la sua raccolta di Pavia. Function: _error_handler, File: /home/ah0ejbmyowku/public_html/application/views/page/index.php
Function: _error_handler, Message: Invalid argument supplied for foreach(), File: /home/ah0ejbmyowku/public_html/application/views/user/popup_modal.php Il santo è rappresentato seminudo su sfondo scuro, entro una finta cornice marmorea dove sono appese due file di perline di vetro e corallo. File: /home/ah0ejbmyowku/public_html/application/views/user/popup_modal.php San Sebastiano è oggetto di tre dipinti del Italiana precoce rinascimento maestro Andrea Mantegna.L'artista padovano vissuto in un periodo di piaghe frequenti; Sebastian era considerato protettore contro la peste come, girati attraverso dalle frecce, e si pensava che peste sparsa attraverso l'aria. In basso si trova una candela, un memento mori particolarmente significativo vista la tarda età dell'artista. Le frecce, a differenza della tavola viennese, entrano ed escono da corpo martirizzato, scorrendo talvolta sottopelle, per aumentare il senso tragico di dolore del martirio, che Sebastiano sembra tra l'altro sopportare con pietosa rassegnazione grazie alla fede religiosa, come suggerisce il suo viso rivolto al cielo. Alcuni critici hanno messo l'opera in relazione a una fase anteriore, vicina ai Trionfi di Cesare o ancora più antica, con la cornice marmorea che richiama addirittura il periodo padovano. Line: 208 Line: 24 Il dipinto è identificabile tra le opere rimaste nella bottega di Mantegna alla sua morte nel 1506. San Sebastiano è un dipinto, tempera su tela (213x95 cm), di Andrea Mantegna, databile al 1506 circa e conservata nella Galleria Franchetti presso la Ca' d'Oro a Venezia e proveniente dalla Pinacoteca Scarpa di Motta di Livenza (Treviso). Il santo è rappresentato seminudo su sfondo scuro, entro una finta cornice marmorea dove sono appese due file di perline di vetro e corallo.
Line: 479 Line: 192 A differenza delle due opere precedenti, il San sebastiano di Venezia è un'opera tormentata e intensamente espressiva, dove la solennità classica ha lasciato il posto al solo dramma della sofferenza.
Ai tempi dell’imperatore Diocleziano, tra III e IV secolo d.C., aveva sfruttato la propria autorità per proteggere segretamente i cristiani e diffondere il nuovo credo. La permanenza nell'atelier per tanto tempo fu forse la condizione che permise alcuni interventi forse di mano dello stesso artista, quali la ripassatura totale e la "moralizzazione" del drappo in corrispondenza dell'inguine, che venne nascosto da uno strato quasi informe di biacca, forse ad opera del figlio Francesco o comunque di un allievo. Function: _error_handler, File: /home/ah0ejbmyowku/public_html/application/views/user/popup_harry_book.php Il dipinto di Venezia era tra quelli che si trovavano nella bottega dell'artista nel 1506 dopo la sua morte, come il Cristo morto, e venne probabilmente acquistato dal cardinale Sigismondo Gonzaga.
A differenza delle due opere precedenti, il San sebastiano di Venezia è un'opera tormentata e intensamente espressiva, dove la solennità classica ha lasciato il posto al solo dramma della sofferenza. Il dipinto è identificabile tra le opere rimaste nella bottega di Mantegna alla sua morte nel 1506. Non si tratta più delle ricostruzioni in stile che avevano caratterizzato le opere giovanili come la Cappella Ovetari, ma di un'interpretazione più inquieta, con le rovine che simboleggiano la caducità del mondo antico. Il dipinto è identificabile tra le opere rimaste nella bottega di Mantegna alla sua morte nel 1506. Il monte è dominato in alto da un castello, appoggiato su uno sperone roccioso, sotto il quale sta un'altra rocca.
Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 23 apr 2020 alle 19:29. Il santo, come consueto nelle rappresentazioni dalla seconda metà del Quattrocento in poi, diede l'opportunità al pittore di eseguire una virtuosa rappresentazione anatomica del nudo maschile, con il torace trattato con una particolare morbidezza di toni, su cui spicca per contrasto la durezza quasi marmorea del panneggio del perizoma. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta l'11 mar 2020 alle 13:38. Viene di solito collocato nella fase estrema della produzione dell'artista, a ridosso della morte, per gli oscuri presagi legati al cartiglio. Le numerose frecce attraversano il corpo del martire con traiettorie discordanti e in diverse zone, passando spesso sottopelle e riuscendo fuori, secondo uno schema teso ad amplificare la sensazione di dolore e la compassione nell'osservatore. Function: view, File: /home/ah0ejbmyowku/public_html/application/controllers/Main.php Più in basso si trova la città (visibile anche a sinistra), sotto la quale spicca una piazza lastricata circondata da monumenti romani in rovina: una porta-arco di trionfo con alto attico (le mura superiori richiamano le aggiunte tipicamente medievali come nell'arco di Augusto di Rimini) e una sorta di tempio con mozziconi di colonna e un parapetto scolpito a bassorilievi, che si erge sopra un porticato in grossi blocchi di pietra.
Il cartiglio che vi è appeso recita: NIHIL NISI DIVINVM STABILE EST / COETERA FVMVS, "Nulla è stabile tranne il divino: il resto è fumo". Line: 68 La figura del martire appare come scossa da un brivido che lo fa prorompere nello spazio della "finestra" e fa sembrare imminente lo scoppio in urlo. Alcuni dettagli grotteschi o iperrealistici (come l'espressione truce dell'arciere o la finezza con cui sono disegnati uno per uno i peli della sua barba) rimandano ad opere fiamminghe,e in particolare alla lezione di Rogier van der Weyden che Mantegna ebbe modo di assimilare in gioventù. Il dipinto di Venezia era tra quelli che si trovavano nella bottega dell'artista nel 1506 dopo la sua morte, come il Cristo morto, e venne probabilmente acquistato dal cardinale Sigismondo Gonzaga. San Sebastiano è un dipinto, tempera su tela (213x95 cm), di Andrea Mantegna, databile al 1506 circa e conservata nella Galleria Franchetti presso la Ca' d'Oro a Venezia e proveniente dalla Pinacoteca Scarpa di Motta di Livenza (Treviso).
Il cartiglio che vi è appeso recita: NIHIL NISI DIVINVM STABILE EST / COETERA FVMVS, "Nulla è stabile tranne il divino: il resto è fumo". Sempre a questo periodo appartengono il Cristo (Brera, Milano), famoso per lo scorcio piuttosto ardito, e il San Sebastiano (Louvre, Parigi). Fin dalla prima metà del XVI secolo l'opera era già conservata nella casa padovana di Pietro Bembo, dove venne vista da Marcantonio Michiel[1].
Santi Del 24 Gennaio,
Intramoenia 2019,
A Te Darò Le Chiavi Del Regno Dei Cieli,
Piani Di Bobbio,
San Vito Immagine,
L'amica Geniale Cast,
Nome Antonella In Cinese,
Antonio Significato,
Faustina Film 2019,
Papi Morti Di Sifilide,
L'aria Che Tira Estate Conduttore,
English Hooligans,
Coppie Di Maggie E Bianca Nella Vita Reale,
Taylorismo E Fordismo Anni,
Calciatori Nati Il 7 Giugno,
Maculato Monterotondo,
Istituto Nazionale Tumori Regina Elena Roma Rm,
Scamarcio Fidanzata,
Donato Bramante Biografia,
Rai 5 Telegiornale,
Giochi Da Fare In Coppia A Casa,
San Giovanni Battista Disteso Caravaggio,
2 Agosto: Festa Uomini,
Ghigliottina Esecuzione,
Santa Maria Onomastico Immagini,
Santa Margherita Da Cortona Protettrice,
Scorpione Parte Del Corpo,
Pantaleoni Frascati,
Nome Bimbo Michele,
4 Dicembre Cosa Si Celebra,
Spiaggia Santa Giulia Corsica,
Iqbal Film Streaming Ita,
Luigi Xvii,
Chernobyl Disastro,
Vagabondo Canzone,
Sofia Nome Musulmano,
Canali Telegram Donne,
Caratteristiche Del Nome Michele,
Figurine Bing 2020 Costo,
I Ragazzi Del Muretto Episodio 1,
Numero Verde Inps Varese,
Nati Il 23 Gennaio,
Buon Compleanno,
Ultrà 1991 Film Completo,